Il mazzo dei Tarocchi, come sai, è una sorta di libro muto, un libro per immagini che riconnette direttamente con gli archetipi. Il rapporto tra il cartomante o il tarologo ed il mazzo è più che sufficiente secondo alcuni.
Un rapporto diretto che si sviluppa a livello sottile, in una relazione iniziatica che conduce in un sentiero sempre più esclusivo e mistico. Vi sono però molte persone che sostengono che il rapporto con il mazzo non sia da considerare l’unico elemento necessario per migliorare le proprie capacità divinatorie.
L’interpretazione delle carte necessita di una certa cultura specifica. La letteratura in questo ambito, con tanto di implicazioni mistiche e spirituali, è davvero molto ampia e fornisce senza dubbio un solido sostegno.
Vediamo qui di seguito quali sono alcuni dei libri essenziali che non possono mancare nella libreria di un vero appassionato del mondo dei Tarocchi.
I libri indispensabili sui Tarocchi
“La torre mistica dei Tarocchi”, di John d. Blackeley, è un libro uscito negli anni Settanta ma che rappresenta sicuramente un evergreen: qui si spiega infatti l’origine dei quattro semi e degli Arcani Maggiori coinvolgendo nella discussione moltissime tematiche interessanti.
Sufismo, Yoga, tradizione Cabalistica, rotte degli “Zingari”, misticismo tibetano, miti orfici, leggenda del Santo Graal… Un classico immancabile.
A proposito di interdisciplinarietà bisogna citare anche “Il Simbolismo nei Tarocchi” di P.D. Ouspensky, noto seguace di Gurdjeff. In questo libro i tarocchi vengono paragonati ad una macchina filosofica in pieno stile medievale.
Uno strumento che si rivela in grado di aiutare il praticante a migliorare le proprie capacità nelle associazioni mentali, un attrezzo ginnico per la mente che le apre le porte per dimensioni più elevate.
Non può mancare in nessuna libreria esoterica in generale e tantomeno in quella di un praticante della nobile arte dei Tarocchi il libro di Alejandro Jodorowsky “La vita dei Tarocchi”.
La sua visione dei Tarocchi, la sua conoscenza storica dei mazzi, ha portato il regista cileno a sviluppare un approccio assolutamente rivoluzionario che ha fatto crescere moltissimo lo studio sui mazzi Citiamo dal libro in questione:
“La maggior parte degli autori di libri sui Tarocchi si limita a descrivere e analizzare una carta dopo l’altra, senza immaginare il mazzo nel suo insieme. Invece, il vero studio del significato di ciascun Arcano comincia con una disposizione coerente di tutti i Tarocchi: da ogni dettaglio, per quanto piccolo, partono le linee di unione che toccano tutte le 78 carte”.
“I Tarocchi e la tradizione iniziatica. La sapienza delle carte” di Daniele Palmieri esegue nella prima parte del libro un excursus sulla vita dei Tarocchi in occidente, mentre nella seconda affronta quella che sembra una storia simbolica del mazzo nel medioevo e nel rinascimento.
Nella terza e ultima parte, Daniele Palmieri propone i Tarocchi come strumento di comprensione cosmica, come sostegno per il cammino iniziatico, al fine di ripristinare equilibrio e armonia sia nel micro che nel macro cosmo.
Immancabile per un vero appassionato di Tarocchi è anche il classico “I Tarocchi” di Oswald Wirth. Qui ci troviamo di fronte ad un esoterista dell’Ottocento che presenta figure dei Tarocchi disegnate da lui stesso e che offre osservazioni alchemiche, cabalistiche e spirituali sui Tarocchi.
Per approfondire il mazzo alla luce dell’ermetismo cristiano è consigliabile “Meditazioni sui Tarocchi”, in due volumi assolutamente anonimi che sono stati introdotti sul mercato negli anni Ottanta.
In questa opera ogni Arcano è presentato con una lettera indirizzata al “Caro Amico Sconosciuto”. Nel testo si fondono riflessioni sulla mistica gnostica e sulla magia sacra. Un libro davvero estremamente affascinante seppure non adatto a tutti.
Libri da avere sui Tarocchi
Da segnalare qui due libri di autori italiani, appartenenti all’approccio psicologico e intuitivo, ci riferiamo dunque a “Matto per il Mondo. Un percorso di crescita” di Michele Ceccato e “Meditare sui Tarocchi” di Chiara Moscatello.
L’opera di Ceccato fa percorrere al lettore il viaggio del Matto attraverso gli altri Arcani, un viaggio bellissimo e profondo, mentre il libro della Moscatello propone un approccio meditativo mettendo da parte lo scopo divinatorio. Ogni carta diventa il riflesso di una parte di sé e delle situazioni in ottica meditativa.
Molto interessante anche “Tarocchi intuitivi” di Theresa Reed che ha riscosso un ottimo successo tra gli appassionati. Uscendo un po’ dallo specifico e rientrando in Italia e negli autori classici, è necessario nominare “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino.
Stiamo parlando di un libro di narrativa che riporta le storie intrecciate di un gruppo di viaggiatori che si sono ritrovati in un castello e che utilizzano per comunicare un mazzo di Tarocchi.
Calvino stesso riporta in una nota introduttiva del 1973:
“Mi sono applicato soprattutto a guardare i tarocchi con attenzione, con l’occhio di chi non sa cosa siano, e a trarne suggestioni e associazioni, a interpretarli secondo un’iconologia immaginaria. Quando le carte affiancate a caso mi davano una storia in cui riconoscevo un senso, mi mettevo a scriverla.”
Libri non tradotti sui Tarocchi
Vi sono purtroppo alcuni libri davvero notevoli sui Tarocchi che ancora non sono stati tradotti. Uno di questi è “78 degrees of Wisdom” e “Tarot Wisdom” di Rachel Pollack.
Queste due opere vanno ad esplorare le settantotto carte dei tarocchi Rider Waite Smith, proponendo anche confronti con mazzi più recenti.
Il discorso della Pollack è molto interessante e sfaccettato evolvendosi tra letteratura, storia, mito ed anche con esempi molto semplici legati alla vita quotidiana.
Molto interessante anche “Tarot For Yourself” di Mary K. Greer, che in breve tempo è diventato un vero classico almeno nella cultura di matrice anglofona.
La Greer dipana le sue riflessioni al fine di incoraggiare l’uso dei Tarocchi al fine di aprire un’indagine su se stessi, sugli amici, sui parenti e sulla situazione che evolve intorno a noi.
Di fondamentale importanza si rivela “The Holistic Tarot” di Benebell Wen che è uno strumento utilissimo per chi ha un minimo di confidenza con la lingua inglese.
Infatti al suo interno ospita moltissime tavole, indicazioni, associazioni simboliche, metodi… tutto legato al mazzo Rider Waite Smith. Di una comodità notevole.