La carta de “Il Matto” può essere considerata come la carta numero zero o come ventiduesima carta. Il significato principale di questo arcano è legato al provare cose nuove.
Sono legate a questa carte la spensieratezza, l’agire facilmente, l’inizio di qualche azione, l’energia primordiale. Proprio come uno sciocco o un matto, si deve interpretare questa carta come un agire che inizia senza troppi pensieri.
Questa carta si riferisce dunque ad una certa leggerezza ed innocenza, ad un entusiasmo potente, ma anche ad un certa instabilità che può diventare tradimento e forse anche delirio.
Infatti se nella lettura la carta de “Il Matto” si presenta invertita bisognerà leggerla come pazzia, follia, come negligenza, incapacità, apatia, fuga.
Generalmente nelle letture, indica troppo entusiasmo, che può essere fonte di successo, se viene corredato da carte positive, o che porterà al fallimento se viene “indebolito” da carte negative.
Il segno zodiacale di riferimento per questa carta è quello dell’Ariete che condivide molti aspetti del carattere de “Il Matto”: il primo segno dell’oroscopo è infatti il segno dell’inizio del ciclo, della forza primordiale che spinge in avanti e che può essere un poco spregiudicata e sconsiderata.
Esattamente come per l’Ariete a riguardo dell’oroscopo, anche il Matto dà inizio a tutto il percorso dei Tarocchi: una strada lunga e piena di sorprese.
La carta de “Il Matto” viene spesso ricollegata all’inconscio, ma non alla parte statica di questa componente psicologica, bensì a quella parte di inconscio che potremmo definire dinamica.
Il Matto del Fantasy World Tarot
La carta più caratteristica dei Tarocchi, quella de “Il Matto” che dà il senso a tutto il mazzo è stata disegnata da Vera Petruk attingendo ad un immaginario fantasioso molto colorato e interessante.
Una sorta di Joker/Jolly/Giocoliere con un cappello a 4 punte, seduto su un cuscino con le gambe incrociate, sta facendo un numero di abilità con le carte dei Tarocchi.
Il mazzo, carta per carta, sta infatti passando da una mano all’altra facendole volare sopra la testa del giocoliere stesso in un numero di abilità estrema.
Il fondo della scena è costituito da un motivo geometrico che sembra quasi richiamare delle scale che in certi punti si trasformano in ingranaggi o in vortici.
Sul pavimento sono poggiati un vaso con dei fiori, una candela accesa, un cappello con delle monete, una mela ed un cuscino dal quale ci sorride un bellissimo gatto.
La figura centrale della carta, il saltimbanco stesso, ha un’espressione astuta e concentrata nell’eseguire il suo numero di abilità. Nulla sembra turbare la fiducia nei suoi mezzi.
Il costume che indossa è quello di un giullare composto da accostamenti cromatici vivaci, con le maniche a sbuffo e il già menzionato cappello a 4 punte.
In questa splendida rappresentazione il Matto, come da canone, è da solo e le carte dei Tarocchi che scorrono sopra la sua testa rappresentano, probabilmente, le molte opportunità di scelta che si trova davanti chi inizia qualcosa.
E’ evidente infatti che in questa figura, colta proprio nell’atto, mentre fa qualcosa, che è stato mantenuto il simbolismo originale legato, come detto, all’agire, alla spinta primigenia che dà il via a tutti gli altri Arcani.